Descrizione
Perché “Parkinson e vita”?
Nel 2018 mi è stato diagnosticato il Parkinson.
Con il mio libro vorrei narrare come si possa convivere in modo sereno con questa malattia inguaribile e invalidante. Infatti ci sono momenti in cui ci dimentichiamo di lei, in cui Mr. Parkinson si fa da parte e lascia spazio alla vita. Sono momenti impagabili che ci consolano della sofferenza e delle incomprensioni vissute, che ci danno la carica e fanno riaffiorare la speranza.
Nella prima parte del libro, per me terapeutica, racconto la mia esperienza di malato, una testimonianza che ha la presunzione di poter aiutare chi ancora non accetta la malattia.
Ho suddiviso in paragrafi brevi il mio percorso, dalla fase dell’accettazione, a quella del cambiamento; dal seguire delle regole e il proprio orologio biologico, al rapporto tra medico e paziente.
Nella seconda parte, supportato da letture di testi e lavori scientifici, passo al lettore – malato, caregiver, volontario, o semplice curioso dell’argomento – le coordinate per comprendere le cause della malattia, con i
segnali che aiutano a fare prevenzione.
Affronto poi il ruolo del caregiver, la persona che assiste il malato e vive le problematiche della gestione della malattia e che non dovrebbe essere lasciato solo poiché si fa carico dell’assistenza in cui sovente la risposta della società è carente.
Convivere con il Parkinson si può, mettendo in atto strategie salutari che vanno dal seguire attività motorie e una corretta alimentazione, al comprendere quanto i fattori ambientali e l’inquinamento giochino un ruolo fondamentale sul rischio di contrarre la malattia.
Come ulteriore sprone a riprendere una vita piena, cito personaggi famosi che non hanno fatto mistero delle difficoltà dovute al Parkinson, ma hanno continuato a vivere una vita più che dignitosa e raggiunto obiettivi importanti in vari settori.
Seguono cenni sulle prospettive della ricerca scientifica e sugli studi di nuove terapie: questo deve essere consolatorio soprattutto per coloro che, sempre più numerosi, contraggono un Parkinson giovanile.
Le mie condizioni attuali mi permettono di essere fiducioso, nonostante l’età: le fasi “off”, la sofferenza, i traumi passati sono un ricordo, è vero, ma non mi faccio illusioni. Tuttavia mantengo salde determinazione e fede; per questo, riguardo al futuro, dico a me stesso che se cadrò, avrò ancora la forza di rialzarmi.
L’AUTORE:
VINCENZO LISTA
Sono nato nel 1942 in Calabria, terra cui sono molto legato nonostante io viva da oltre cinquant’anni a Pavia.
Ho lavorato come funzionario responsabile del settore economico-previdenziale – Risorse Umane presso il Policlinico IRCCS – San Matteo di Pavia.
Ho svolto una vita attiva in campo politico, nella gestione della mia città dove ho ricoperto il ruolo di assessore ai Lavori Pubblici e Urbanistica tra il 1979 e i primi anni Ottanta.
Come presidente del Centro culturale e partecipazione civile “Città del Sole”, ho animato gli ambienti culturali della città portando all’attenzione del pubblico temi di importanza strategica nazionale e locale.
Attento e interessato alle problematiche sociali e di volontariato, le ho seguite da vicino come presidente della Comunità Terapeutica “Associazione Roveto Ardente – Sampietro” di Voghera.
Sono affetto dalla malattia di Parkinson da alcuni anni e, finalmente, non ho paura di ammetterlo.